L'ascolto - Lunedì 8 Novembre 2015

Questa cassetta postale è una sorpresa di Baffo a Mamma E.R forse perchè sapeva che lei non avrebbe mai fatto un blog. Allora per essere fedele al ruolo di ambulanza nel pronto soccorso E.R. resta qui in silenzio, in ascolto pronta comunque ad uscire in caso di chiamate urgenti o meno...

P.S. la data del post? Quella delle mie nozze d'oro...

martedì 16 giugno 2009


Come avete sicuramente notato il mio ultimo post risale al 20 ottobre del 2008; a coloro che mi avessero cercato in rete, faccio le mie scuse, ma i miei impegni di lavoro, dirigere una scuola e tenere corsi di orientamento familiare, mi hanno impedito di curare il blog. Comunque, visto che come recita il mio profilo mi sono proposta come una persona pronta ad intervenire nelle emergenze,( da cui E.R. ), non intendo sottrarmi a questo impegno. Quindi per consigli "urgenti" inviate pure i vostri commenti, postandoli in questo spazio di pronto soccorso, e farò di tutto per rispondervi nei limiti delle mie capacità.
A presto Mamma E.R.

lunedì 20 ottobre 2008

2 Ottobre 2008 : "Festa dei nonni "


Non so se sapevate che è stato il Parlamento Italiano ad istituire, con la legge n.159 del 31 luglio 2005, questa festa. La data del 2 ottobre fa riferimento alla festa religiosa degli Angeli Custodi in cui i nostri politici, almeno per una volta tanto "sensibili" , hanno voluto vedere nei nonni appunto il ruolo di chi veglia affettuasamente sui nostri figli .
Prendo lo spunto da questa festa per pubblicare alcune osservazioni in aggiunta a quelle che abbiamo visto nel post del 6 luglio scorso, sperando che possano esservi di aiuto.
A preso Mamma ( anzi Nonna ) E.R.

Il legame nonni-nipoti.
La relazione nonni nipoti è una delle occasioni privilegiate nella vita delle generazioni e si esprime attraverso una dimensione affettiva caratterizzata dalla protezione e dalla fiducia speranza nelle possibilità dell’altro e nella responsabilità nei suoi confronti.
È questa una relazione relativamente nuova per la nostra società: per molti secoli i bambini non hanno conosciuto i nonni e solo negli ultimi decenni è diventato normale non solo “conoscerli” (grazie all’allungamento della vita media), ma anche e soprattutto avere con loro un rapporto di intimità, ben diverso da quello più “distante” e di “timore reverenziale” di qualche generazione fa.
Oggi la figura del nonno rappresenta una delle presenze tra le più importanti del “mondo relazionale” dei bambini. I nonni sono coloro che sanno trasformare in “fiaba” la storia della famiglia; sono coloro che sanno raccontare “di quando il papà e la mamma erano bambini”, sono i custodi e i narratori della storia familiare, coloro ai quali è affidata, anche solo attraverso la loro presenza, la trasmissione dell’appar­tenenza, ossia la possibilità, per le nuove generazioni, di essere riconosciuti e legittimati, di sentirsi parte di una storia accedendo all’albero genealogico materno e paterno. I nonni offrono ai bambini la prospettiva del tempo e della memoria, rappresentano la tradizione senza la quale la speranza sarebbe utopia.
I nonni sono inoltre coloro che hanno il tempo per poter “stare” con i nipoti, per “perdere il tempo” con e per loro. Potremmo definire il loro spazio relazionale con l’espressione “dimensione ludica”, caratterizzata da una piena libertà di scelta, ricca di valenze affettive e creative, svincolata da obiettivi immediati e pratici, legata al piacere di esprimere se stessi e di vivere con gratuita disponibilità il rapporto con l’altro. I bambini hanno bisogno di questo tipo di relazione e nessuno più dei nonni può offrire loro la possibilità di sperimentarla.
I nonni sono anche figure educative di sostegno ai loro figli/genitori: sanno offrire uno sguardo più disincantato alla complessa realtà che i loro figli si trovano ad affrontare davanti alla crescita dei propri bambini; sanno relativizzare e sdrammatizzare, ma anche “mettere in guardia” da superficialità e semplicismi.
Diventare nonni è un’occasione per portare a termine la propria maturità affettiva, volta a favorire lo sviluppo delle potenzialità dei figli e non teso alla propria autorealizzazione. Se si impegnano in questa direzione i nonni scoprono un fecondissimo rapporto con i nipoti improntato all’amore di tenerezza, ora che l’impegno educativo non è più loro ma dei figli.
Certo, a volte anche questa relazione presenta i suoi rischi: ciò avviene, per esempio, quando il nonno è “utilizzato” solo in modo funzionale e pragmatico, in un ruolo di
semplice “baby-sitter”, oppure quando la relazione tra i nonni e i genitori del bambino è caratterizzata da conflitti irrisolti trascinati dal passato (quando non si è attuata una corretta distinzione di coppia dalle proprie famiglie d’origine) : in questi casi il rapporto con la nuova generazione è utilizzato per “far pagare” al proprio genitore o al proprio figlio, sbagli mai perdonati e si assiste ad una sorta di “sfida” tra le due generazioni adulte, che rivendicano la loro esclusività annientando o squalificando le capacità educativa dell’altro. Se però prevale la comprensione tra le generazioni e se nonni e genitori hanno ben chiara la propria insostituibile e non vicariabile funzione, allora lo spazio della relazione nonni-nipoti assume un valore incommensurabile e rappresenta uno degli incontri intergenerazionali più importanti per la crescita delle nuove generazioni.

domenica 19 ottobre 2008

Nonna E.R. già in azione !


Giulio sembra proprio a suo agio in braccio alla neo-nonna !

domenica 14 settembre 2008

Mamma E.R. diventa nonna !

Martedì 9 settembre sono diventata Nonna E.R. grazie al dolcissimo nipotino Giulio !

domenica 6 luglio 2008

Chiamata urgente: "suocere e nuore"

Mamma E.R ha ricevuto una chiamata urgente da una cara lettrice della sua cassetta postale in merito alle difficoltàpiccole e grandi che spesso si verificano tra le coppie giovani e le famiglie di origine. A mamma E.R è capitato frequentemente di uscire con la sua ambulanza per chiamate del genere e si è trovata a dover curare ferite recenti, ferite recidive, a lenire con olii speciali bruciori, a incoraggiare il paziente o a scoprire una certa simulazione a volte inconsapevole.
Quindi ha pensato che forse è meglio fare un pò di prevenzione in pillole e a puntate su questo argomento ricorrendo alla sua esperienza di orientatrice e anche a qualche appunto (anche di altri autori) sintesi di letture e di studio.
Per accedere agli appunti citati cliccare sui commenti a questo post.

L'ambulanza comunque è sempre pronta per chiamate urgenti.

martedì 1 luglio 2008

Mamma E.R. risponde sui capricci dei figli piccoli !

Rispondo a Viaggio in alto mare e a tutte le mamme alle prese con i capricci dei loro figli.
Il capriccio per essere drammaturgicamente efficace deve avere queste caratteristiche:
- spettatori(ne basta anche uno solo, preferibilmente la mamma)
- conoscenza della reazione usuale degli spettatori(durata della resistenza)
- deve far sentire lo spettatore un inetto davanti a se stesso o ancor meglio davanti agli altri
- deve far cadere nella trappola delle spiegazioni morali(merendina/fame nel mondo)
- deve farti sentire quasi odiata(Papà me lo fa fare) e spingerti all'odio verso il papà assente.....
Quando qualcuna o tutte queste condizioni si avverano lo puoi riconoscere in tutta la sua essenza: capriccio doc. E non sai spiegarti come quell'esserino piccolo diventi ai tuoi occhi un lottatore di sumo pronto a combattere contro Titti. Ma quando il gioco si fa duro...
Proviamo a togliergli lo spettatore, o a spiazzarlo con una resistenza diversa, a non pensare al giudizio degli altri, a non temere la perdita affettiva, a non meditare ritorsioni coniugali, forse a volte a dire un semplice "Basta" ed uscire di scena.
Spesso il lottatore di sumo dopo qualche secondo viene a cercarti.

In ogni caso sono a disposizione per una sessione sul capriccio con altre mamme e papà